venerdì 28 maggio 2004

Direzione, redazione, amministrazione, tipografia in Vicolo Borgondio n. 6 - Brescia - Cicl. in proprio. A sottoscrizione - 

Articoli e fotografie non verranno rispediti, ma potranno essere ritirati presso la sede tutti i giovedì dopo le 21.00

 

Antonio Tabucchi

Lettera immmaginaria ai cittadini di brescia

 

Gentili Cittadini di Brescia,

capiamo il Vostro disappunto e consideriamo riprovevole che dopo tutti questi anni gli autori dell'incidente di Piazza della Loggia non siano stati ancora individuati. Consideriamo altresì riprovevole che siano stati provocati altri incidenti analoghi. E anche politicamente errati, visto, come Fattualità insegna, che ci sono altri mezzi più indolori e più democratici per una modifica dell'impianto costituzionale cui a loro modo tendevano allora i cultori della Costituzione un po' esagerati che agivano in maniera tanto radicale.

Tuttavia bisogna dar loro atto che, pur nella loro radicalità, costoro erano animati da un principio di rinnovamento dei nostri principi istituzionali onde rendere il nostro Paese più agile e al passo con i tempi: maggiore potere concentrato in una sola Istituzione, fusione del potere politico con quello economico, una sana riforma della magistratura, affinchè il potere giudiziario, sempre troppo arrogante e separatista, dipendesse in maniera diretta dall’esecutivo, cioè da coloro che guidano le sorti della nostra Patria.

Ci corre tuttavia d’obbligo di specificarvi che la Vostra insistenza nel chiedere chiarimenti si attenuerebbe alquanto se non Vi vedeste come caso isolato ma se aveste l’altruismo di guardarvi intorno, cioè di contestualizzare l’incidente avvenuto nella Vostra città. L'Italia purtroppo continua a essere un Paese in cui il cittadino guarda al proprio "particulare", come osservò il Guicciardini, il che gli fa perdere il sentimento di appartenere alla comune storia di una comune Nazione, unita e fraterna. Se i parenti di coloro che ebbero la sfortuna di trovarsi nella Banca dell’Agricoltura a Piazza Fontana di Milano nel 1969; se i parenti di coloro che ebbero la sfortuna di trovarsi nella stazione di Bologna nell’agosto del 1980, se i parenti di coloro che ebbero la sfortuna di imbarcarsi su un airbus che nel 1980 sorvolava il cielo di Ustica (tralascio altri episodi minori); se tutti costoro, dicevo, non hanno ancora avuto il chiarimento che insistono a chiedere da anni, perché mai la città di Brescia dovrebbe avere il privilegio di conoscere ciò che agli altri non è dato di conoscere? E poi, con quale arroganza potete pensare che la Storia sia un'entità costituita di chiarezza? Non sapete forse che essa è soprattutto oscurità e tenebra, creatura mossa da forze misteriose e inconoscibili dalla limitata mente umana? La Musa della Storia, gentili Cittadini di Brescia, per gli Antichi era Clio, al contempo Musa della Memoria. Ebbene, abbiate il coraggio di eseguire un'operazione logica molto semplice: cancellate dalla Vostra memoria lo spiacevole incidente che avvenne nella Vostra città ed esso, come per incanto, sparirà anche dalla Storia

Vedrete che, in questa sana maniera di affrontare gli eventi, quella giornata che caparbiamente desiderate mantenere in vita si dissolverà come neve al sole: nei futuri manuali di Storia P avvenimento asa non comparirà e dunque non sarà mai accaduto. Ci pare altresì che alcuni di Voi (perfino dei magistrati) abbiano emesso un'opinione ingiusta nei confronti del generale Delfino indicandolo come persona che avrebbe operato ciò che Voi definite "depistaggi". Ebbene, tale generale è persona leale che ha sempre lavorato per il bene dello Stato. Ma cosa potete sapere Voi quale sia il bene dello Stato? La Vostra idea di bene dello Stato non coincide semplicemente con la nostra; a questo relativismo Voi dovreste rivolgere il pensiero, gentili Cittadini di Brescia, pensando che tutto è relativo e che ci sono molti punti di vista sulle cose. E che il Vostro punto di vista non coincide con il nostro. E perché mai dovrebbe? Ve lo siete mai chiesto? Ricorderete che pochi anni fa, trovandosi a Bologna a commemorare l’incidente avvenuto nella stazione di quella città, l’on. Giuliano Amato ebbe il coraggio di chiedere scusa alla cittadinanza da parte dello Stato. Perché Voi non Vi ingegnate affinchè ciò possa accadere anche a Brescia? Trovate anche Voi un onorevole, possibilmente di sinistra, che alla Vostra commemorazione venga a fare altrettanto. Ad esempio, disponete di un senatore come l’on.Napolitano che è stato perfino ministro degli Interni. Ora, un ministro degli Interni non è un ministro qualsiasi, a meno che non abbia considerato la permanenza nel suo ministero come un periodo di villeggiatura. E il senatore Napolitano non ha certo considerato la permanenza nel suo ministero come un periodo di villeggiatura. Al contrario, egli è uomo stimato come saggio, e ogni tanto, quando se la sente, interviene anche sui giornali. Ebbene, chiamatelo. Egli, dal palco della Vostra piazza potrebbe, con la sua voce serena, chiedere scusa da parte dello Stato a tutta la cittadinanza, e con questo sarebbe chiusa la partita. Che, permetteteci di dirVelo, comincia a diventare tediosa, dopo tutto questo tempo.

Ciò che ci permettiamo di consigliarvi, semmai, è di non perdere fiducia nella nostra Patria e nella nostra bandiera. I morti sono morti, ormai. Pensiamo ai vivi. E ai giovani. E allora pensate piuttosto alle giovani coppie che rappresentano il futuro di questo Paese, ragazzi e ragazze belli ed entusiasti che sono nati dopo quel deplorevole incidente. E ad essi regalate, appena nasce un pargolo italiano, il nostro tricolore. Non seguite i consigli dell'onorevole Bossi il quale con parole velate e misteriose sostiene che egli "con il tricolore ci si pulisce il culo" (sic). Con i nostri moderni strumenti abbiamo decodificato questo sotterraneo messaggio e siamo arrivati alla conclusione che esso non conteneva dei sottotesti sovversivi ma voleva semplicemente dire ciò che dice. Con la fede nella Patria, nelle Istituzioni e nel Futuro, e con la promessa che uno di noi sarà presente alle Vostre celebrazioni, anonimo tra la folla per la discrezione che sempre ci caratterizza, Vi porgo i saluti fraterni e i migliori auguri di tutto il mio Gabinetto firmandomi, come vuole il nostro codice di sicurezza, il Vostro

FRATELLO D’ITALIA

 

Ciao Gianni

Stavo tranquillamente leggendo un quotidiano – qualche morto in Iraq o in Palestina, qualche casa abbattuta in Iraq o in Palestina, indignazioni e condanne a destra e a manca (già qualcosa che non sia «destra» manca quasi del tutto) – quando un trafiletto mi ha scosso dalla mia superficialità, da questo leggere del mondo pensando ai fatti miei.

In un intervista un giovane iracheno a domanda risponde che dietro ad ogni autobomba che esplode tra la folla c’è la mano della C.I.A.

Mi sono rivisto appena sedicenne uscire da scuola sotto una pioggia fine fine nelle strade deserte, nelle orecchie il rumore delle sirene che continuava da ore, rabbrividire al pensiero (di ciò che nei corridoi dell’ istituto si raccontava)…..La bomba scoppiò anche dentro di me nei difficili giorni che seguirono, quell’incredulità…e poi quante volte ho rivisto quel film «…fermi state fermi compagni e amici state fermi calma…», tutte quelle persone ai funerali e poi ancora negli anni tutti i cortei che terminavano li davanti alla fontana «compagni di Piazza Loggia uscite dalla fossa fuori a cantar con noi….».

Per me allora tutto era già chiaro: la strage è di stato, i fascisti, i servizi segreti, la C.I.A.

Fantapolitica provinciale direi.

 

In 30 anni il linguaggio ne ha fatta di strada e tante cose non si chiamano più con lo stesso nome, molte istituzioni, tutti i partiti ma continuano le stesse pratiche (la tortura non ha mai smesso di essere praticata anche nelle nostre carceri se non sbaglio..) delle quali  continuamo a stupirci.

Oggi con occhi nuovi ed adattandomi al nuovo significato delle parole potrei forse pensare ed azzardare che quegli otto morti non furono che un effetto collaterale di quella grande operazione umanitaria (addirittura guerra preventiva?) che dall’immediato dopoguerra l’America attraverso la C.I.A. condusse in diversi Paesi del mondo tra cui l’Italia per scongiurare prima il pericolo comunista e poi, ottenuta una certa omologazione delle forze politiche, per garantire lo status quo.

Dal 1947, anno della sua costituzione, la C.I.A. non ha cambiato nome. Il nome l’hanno cambiato più volte i servizi segreti italiani che alla C.I.A. sono stati a lungo completamente subordinati a partire da quei protocolli segreti contenuti nella ratifica di adesione al Patto Atlantico.

 

SIFAR-SID-SISME Generale De Lorenzo?! Il Piano Solo?! Il Golpe Borghese. Gladio rete clandestina all’interno di una rete clandestina atlantica Stay Behind??? Le schedature in fabbrica e fuori del piano Demagnetize!!!La riunificazione delle famiglie massoniche italiane e il loro impegno anticomunista e poi via l’ascesa di Gelli nella Loggia P2 «sede di raccordo e di incontro tra le strutture che gestivano il potere reale in Italia»?!?!

Quanti colpi di stato sono stati tramati orditi nei corridoi del potere?? La Rosa dei Venti? Quanti suicidi-omicidi eccellenti!? Attentatiassaltiallesedideipartitiedeimovimentibombeaitraliccibombesuibinarideitreniquantemaquante s  t  r   a….scusa Gianni non riesco a finire.

 

Quanti organismi più o meno segreti hanno operato in Italia, hanno coperto i responsabili dell’ eversione fascista, hanno depistato le indagini, hanno garantito l’impunità ma soprattutto quale il progetto politico cui si doveva dare attuazione? La C.I.A. ci spia??

Va bene ripasso il programma di Gelli e compagnia.

 

Tutto questo è stato un attimo, scusa Gianni, non ho più sedici anni e non vivo in Iraq devo solo stare più attento nella scelta di ciò che leggo. Comunque per il resto sto bene.

Ciao

COME DA MANUALE

...per la strage di piazza Fontana.

5 settembre: Roma, Massimiliano Facchini e Guido Giannettini incriminati per la strage di Piazza Fontana.

11 settembre: colpo di stato fascista in Cile.

23 settembre: Argentina; Juan Peron presidente.

1 ottobre: Napoli, 11 candelotti di dinamite scoperti sotto un ponte della ferrovia Napoli-Roma

Ottobre: scoperta la «congiura della Rosa dei Venti», un piano rivolto alla realizzazione di un colpo di stato attraverso 6 fasi. Fra l’altro sono previsti avvelenamenti di acquedotti con uranio impoverito, attentati a uomini politici e la fucilazione dei sindacalisti, parlamentari ed esponenti dei partiti di sinistra ecc. per un totale di 1.624 persone. La «Rosa dei Venti» -su cui indaga il giudice Giovanni Tamburino- è composta da 20 organizzazioni d’estrema destra e gruppi clandestini di militari, coordinata da un vertice in cui siedono 87 ufficiali superiori distribuiti in tutti i corpi militari ed in tutti i servizi di sicurezza.

23 novembre: Porto Marghera, precipita, a seguito di un attentato, l'aereo «Argo 16», il mezzo usato per il trasferimento dei gladiatori a Capomarrargiu

 

1974

3 gennaio: Padova, perquisita la casa del tenente colonnello Amos Spiazzi: emergono collegamenti con la «Rosa dei Venti».

9 gennaio: oltre 100 comunicazioni giudiziarie ad esponenti di «Avanguardia Nazionale» per ricostituzione del partito fascista.

13 gennaio: il Procuratore Generale della Repubblica presso la corte d’appello di Roma, Carmelo Spagnuolo (P2) indiziato di reato per lo scandalo Mangano-Coppola (relativo a rapporti tra mafia e polizia); Spagnuolo si difende con una intervista al Mondo, nella quale si dice vittima di un complotto per mettere a tacere io scandalo delle intercettazioni telefoniche.

20 gennaio: bomba esplode alla stazione Termini a Roma, nessuna vittima.

30 gennaio: Milano, il giudice Alessandrini rinvia a giudizio Freda e Ventura per le bombe del 12 dicembre.

28 febbraio-2 marzo: Cattolica, si svolge presso l’Hotel Giada, la riunione di fondazione di Ordine Nero (fusione dei resti di Ordine Nuovo ed Avanguardia Nazionale); il proprietario dell’Hotel Giada, Caterine Falzari è un agente informatore dei servizi segreti. Si accerterà poi che la riunione si svolse sotto la protezione del «Sid parallelo».

21 aprile: attentato al plastico contro la linea Ferrovia Bologna-Firenze, evitata per caso

la  strage, rivendicazione di «Ordine Nero».

27 aprile: Trieste, bomba ad alto potenziale contro il liceo sloveno rivendicata dai fascisti.

30 aprile: Milano. 3 bombe (rivendicate da Ordine Nero) contro sedi della polizia,

Maggio: Brescia, arrestato Carlo Fumagalli leader del Mar: il piano eversivo, dei Mar prevedeva azioni terroristiche per il 1O maggio. 48 ore prima del voto, ed inoltre, massacri sequestri ed attentati da attribuire alle sinisitre, sì apprenderà che il piano era da tempo a conoscenza dei servizi segreti italiani.

10 maggio: ondata di attentati fascisti, bombe a Milano, Bologna ed Ancona firmate da Ordine Nero.

23 maggio: Lisbona: scoperta, presso la sede dell’Aginter Press un ingente documentazione sulle operazioni dei servizi segreti occidentali. Per l’Italia si scopre che la sede corrispondente a Roma era presso l’agenzia «Oltremare» collegata ai Sid,

28 maggio: Brescia, durante io sciopero generale esplode una bomba collocata dai fascisti: 94 feriti e 8 morti: arrestati Ermanno Buzzi di An, Nando Ferrari del FdG e Marco de Amici delle Sam: rivendicazione di On.

30 maggio: Pian di Rascino (Rieti, scontro a fuoco tra carabinieri e militanti di An, Giancarlo Esposti, di An. ucciso in circostanze mai chiarite; più tardi emergeranno elementi che portano verso la P2.

26 giugno: Barratranca (Enna), Alessandro Bartoli, consigliere comunale del Pci, ucciso da attivista missino.

28 giugno: Genova, i fascisti Azzi, Rognoni Marzorati e De Min condannati a pene fra i 14 ed i 23 anni per la tentata strage del direttissimo Torino-Genova.

1 luglio: Buenos Aires, morte di Peron, Isabelita Peron diventa presidente ma l’uomo forte del regime è Lopez Rega che fonda la «Alleanza Anticomunista Argentina» (detta anche «tripla A»), una organizzazione segreta finalizzata all’assassinio di comunisti e militanti della sinistra peronista.

9 luglio: Brescia. 31 esponeneti delle Sam-gruppo Fumagalli- incriminati per tentato colpo di stato.

15 luglio: Cipro, colpo di stato di destra contro Makarios, la Grecia annuncia l’«Enosis» la Turchia interviene militarmente.

15 luglio: il ministro della Difesa, Andreotti, destituisce una dozzina fra generali ed ammiragli allo scopo di prevenire un colpo di stato previsto per il 10 agosto.

Luglio: durante una riunione del Cn del Pli, Edgardo Sogno invoca un colpo di stato liberale.

4 agosto: S. Benedetto Val di Sambro, una bomba esplode sul treno Italicus: 12 morti e 105 feriti.

6 agosto: Vergato (Bologna) 13 kg di tritolo rinvenuti sotto un ponte; On rivendica gli attentati e minaccia nuove azioni.

7 agosto: Bologna, 3 militanti di On arrestati per la strage di San Benedetto.

9 agosto: Roma, il generale Ricci incriminato per «associazione sovversiva» per l’inchiesta «Rosa dei Venti».

31 agosto: Torino, Edgardo Sogno, Randolfo Pacciardi, Enrico Martini-Mauri ed altri indiziati di reato per «cospirazione politica».

Estate: la società. Telespazio del gruppo Iri fa prove di «oscuramento» cioè di isolamento dei telefoni dal resto del mondo.

13 settembre: Sindona fugge all’estero portandosi la lista di 500 esportatori di capitali; due settimane dopo, crack Banca Privata Finanziaria; Ambrosoli nominato liquidatore. Nel crack è coinvolto lo Ior.

28 settembre: Genova; due missini feriti dall'esplosione di una bomba che stavano preparando.

1 ottobre: l’Espresso pubblica un’articolo su tentativi di golpe che causa una querela del Sid; nella polemica interviene anche Andreotti; inizia ad emergere la vicenda dei «Sid parallelo».

6 ottobre: Bologna, libertà provvisoria per i 7 neofascisti imputati per la strage dell’Italicus.

8 ottobre: Milano, la procura spicca mandato di cattura contro Sindona che è già latitante.

20 ottobre: Lametia Terme, Sergio Argada, militante dei Fronte Popolare Comunista Calabrese, assassinato da squadristi di An.

24 ottobre: Roma, l’ex capo del Sid Miceli incriminato per cospirazione politica (caso Rosa dei Venti); il giorno dopo verrà arrestato.

3 novembre: Roma, 20 mandati di cattura per l’inchiesta sulla cospirazione della «Rosa dei Venti».

8 novembre: bomba ad alto potenziale esplode contro ufficio della Pubblica Amministrazione a Savona.

12 novembre: Savona, bomba contro una scuola media.

16 novembre: Savona, l'esplosione di una bomba fa saltare un tratto di binario poco prima che arrivi un treno di pendolari.

20 novembre: Savona, bomba in pieno centro, 2 morti.

21 novembre: la Camera vota l'autorizzazione a procedere contro Pino Rauti per il processo sulla strage  di stato.

23 novembre: Varazze, autobomba al tritolo esplode davanti alla caserma dei carabinieri.

5 dicembre: diverse bombe rinvenute sulla linea Genova-Milano.

12 dicembre: Milano, la corte di cassazione sottrae al giudice D’Ambrosio l’inchiesta sui finanziatori ed ideologi della strage di stato; proprio mentre stava per partire una comunicazione giudiziaria contro l’amministrazione Henke.

29 dicembre: Concentrate a Roma tutte le inchieste sulle «trame nere» (Rosa dei Venti, golpe Borghese, On ecc.).

 

1975

Gennaio: Usa, la commissione di inchiesta del Congresso sulle attività della Cia all'estero, rende pubblica la relazione del sen. Pike, sulle attività in Italia: in 20 anni la Cia ha...